Pensieri della sera

 

L’Aquila, marzo/aprile 2020

Nei mesi di marzo e aprile dello scorso anno molti di noi si sono ritrovati a guardare le pareti delle proprie abitazioni. La chiusura fisica ed imposta dei luoghi esterni, ha portato forse ad una idealizzazione degli spazi interni, unico confronto di vita quotidiana.

In quegli spazi la fantasia di ognuno di noi ha proiettato desideri di vita, ricordi, sogni e pensieri.

Per rendere i miei pensieri più reali, attraverso la luce di un proiettore ho trasferito alcune immagini del mio archivio fotografico sulle pareti bianche della mia abitazione, aprendo delle finestre immaginarie. È nata così la serie “Pensieri della sera”. 

Quelle immagini latenti entrate di nuovo nell’obiettivo fotografico, si rifanno all’idea di eterotopia di Michel Foucault che “ha come regola quella di giustapporre in un luogo reale più spazi che normalmente sarebbero, dovrebbero essere incompatibili. Nel teatro, che è un’eterotopia, si susseguono sul rettangolo della scena tutta una serie di luoghi estranei. Il cinema è una grande sala rettangolare, in fondo alla quale, su uno schermo che è uno spazio a due dimensioni, viene proiettato uno spazio che è nuovamente a tre dimensioni”. (Michel Foucault, Uotopie / Eterotopie)


Progetto pubblicato nel
Diario per immagini della pandemia INTERNAZIONALE EXTRA

 

Cap. 01

 

Cap. 02